a potential interpreter, but above all a professional time-waster.

Wednesday, 13 February 2008

storie di ordinaria idiozia - 1

Aeroporto di Maastricht/Aachen, sull'autobus che porta alla stazione.

Personaggi:
-Io, nel mezzo dei fatti miei
-Giovane passeggero italiano sprovveduto paga il biglietto ma non lo ritira (GP)
-Altro giovane passeggero con forte accento torinese (che chi mi conosce, lo sa! E ho detto tutto) (GP2)

Autista dell'autobus: Monsieur... Meneer... Hey, Mister! (ripetutamente)
Io: senti, va' che mi sa che sta parlando con te...
GP (all'autista): ah? cosa?
Io (che non vorrei dire, ma sono comunque più sveglia, anche intanto che sto ascoltando il lettore mp3... multitasking è il mio secondo nome): penso che tu non abbia il biglietto
GP: ah già. (ritira il biglietto)
GP (torna al suo posto): senti, già che ci sono... sai mica come si arriva a Liegi???
Io: eeeehm, no. (pensiero: Dio bono, non sapevo di aver scritto "travel agent's" in fronte) Comunque alla stazione dovresti trovare indicazioni.
GP2 (rivolto a me): Sènti, scuuuusa, sai mica se questo autobus porta alla staziòòòone cèentraaale? Ah, comunque a Liegi devo andarci anch'io ma è facile una volta arrivati in stazione.
Io: sì, passa dalla stazione.
GP2: ah, grazie.

poi parte la sequela di domande di GP2 che vi risparmio.
Da questo viaggio ho imparato una cosa: ho la faccia da ufficio informazioni ambulante.

1 comment:

Anonymous said...

anch'io quando sono a milano.

"senti scusa ma per andare alla via x?"

"per andare a y è giusta la direzione z?"

eccheccazz manco abitassi lì -_-